CMI si è aggiudicata l’appalto per la progettazione, costruzione e messa in opera dell’impianto di pretrattamento e dei quattro digestori proponendo a IREN la tecnologia già adottata per la realizzazione degli impianti di Hera Ambiente, Asja Ambiente, Bioenergia Trentino e altri operatori: una soluzione pulita, a bassi consumi, senza sprechi e funzionale al raggiungimento degli obiettivi ambientali e di sostenibilità fissati a livello europeo (sostegno all’economia circolare e alla transizione verde) e a cui l’UE ha indirizzato le risorse del Next Generation EU e larga parte del bilancio comunitario 2021-27.
Quattro digestori in ferrocemento da 2mila mc cadauno
L’obiettivo di CMI è ambizioso soprattutto in termini sociali e ambientali.
Un modo di fare impresa decisamente green in cui il rifiuto diventa risorsa preziosa che rigenerandosi da vita a nuovi prodotti chiudendo il cerchio con la natura.
Tutto il sistema, pretrattamento e digestori, è stato pensato per minimizzare l’impatto ambientale.
Il digestato in uscita viene controllato, dal punto di vista odorigeno, grazie al sistema di gestione delle arie e alla successiva fase compostaggio;
il consumo delle risorse è ridotto grazie al pro-cesso di digestione anaerobica semi dry water free che riutilizza le acque di processo, senza sprechi e senza aggravio dei costi di smaltimento dei percolati.
CMI riesce a recuperare interamente la FORSU perché ha una conoscenza approfondita della materia e decenni di esperienza nella progettazione, realizzazione e assistenza post vendita di tecnologie, macchinari e impianti che rispondono con agilità ed efficienza alle esigenze della moderna gestione dei rifiuti.
Inaugurazione a Reggio Emilia a fine 2022. L’impianto accoglierà rifiuti organici, l’output sarà biometano, destina-to ad essere immesso in rete e quindi utilizzato, ad esempio, per il trasporto pubblico; ma anche com-post di qualità, utile per rinvigorire terreni esausti e per riformarne il sub-strato di humus.
Tutto, in questo progetto, è perfettamente circolare.
Il metodo CMI è positivo, aperto ed empatico con l’ambiente circostante. I suoi impianti si integrano con il paesaggio, non sfruttano le risorse, rispettano l’ambiente naturale e umano evitando o riducendo al minimo rumori, odori e circolazione di mezzi.
Digestione e compostaggio
Un esempio di impianto che riutilizza la frazione organica dei rifiuti per la produzione di biometano e compost è l’impianto di Faedo (TN) che sorge nel cuore di un pregiato vigneto e di un notevole paesaggio a vocazione turistica.